Voltura Luce e gas: costo, tempistiche e tutte le informazioni
Sommario: Stai per traslocare e sei indeciso se richiedere la voltura Enel o il subentro del tuo fornitore? Prima di procedere potrebbe esserti utile sapere di più sull'argomento. Ad esempio come funzionano e quali sono le differenze tra questi meccanismi. Inoltre un'altra info indispensabile riguarda i costi e le tempistiche, in modo da sapere quando richiedere il procedimento in tempo per tuo trasferimento.
Senza dubbio la voltura è un'operazione facile da richiedere, ma è necessario conoscere bene il suo funzionamento prima di procedere. Quindi ecco tutte le informazioni sull'argomento, ad esempio le differenze con il subentro, i costi, i tempi minimi e i documenti indispensabili!
Voltura o subentro: quali sono le differenze?
Una delle prime perplessità in ambito di voltura Enel Energia (o di qualsiasi altro fornitore) è: conviene o è meglio subentro? Per capirlo è imperativo approfondire nel dettaglio la differenza tra queste due operazioni. Infatti si tratta di due richieste molto diverse, applicabili solo in alcuni contesti.
Voltura
La voltura gas o luce, conosciuta anche come volturazione, è un procedimento applicabile solo quando un contratto e un contatore risultano attivi. Nel caso in cui una di queste condizioni non sia in essere, non è possibile procedere con la richiesta al venditore. Infatti, il fornitore energetico può procedere a rifiutare la richiesta o a ignorarla.
Subentro
Il subentro del contatore può essere applicato nel caso in cui quest'ultimo sia già stato attivo in passato ma è attualmente disattivato e il rapporto contrattuale è cessato. Sintetizzando quindi il subentro può essere scelto quando il contatore è già stato funzionante, ma né lui né la fornitura risultano attivi al momento.
Inoltre, la voltura consiste nel cambiare l'intestatario del contratto di un'utenza, senza mai interrompere la fornitura o rescindere dal contratto in essere. Al contrario, il subentro consiste nell'attivazione del contatore, nella stipulazione di un nuovo contratto e nella riattivazione dell'utenza.
Se ancora non hai capito la differenza tra subentro e voltura, può esserti utile una tabella riassuntiva che ti spieghi la differenza tra i due procedimenti in caso di luce e gas.
PROCEDIMENTO | QUANDO SI RICHIEDE | COME FUNZIONA |
---|---|---|
Voltura | L'utenza è attiva, così come il contatore, e il contratto è in essere, ma intestato a un precedente inquilino | Si richiede il semplice cambio di intestazione del contratto, senza interruzioni dell'utenza |
Subentro | Il contratto non è in essere, il contatore è disattivato ma in passato ha erogato energia | La domanda include l'attivazione del contatore e dell'utenza, nonché la stipulazione di un contratto |
Infine, può essere utile riconoscere la differenza tra la voltura e l'allacciamento del contatore. Con questo termine si indica l'installazione, la connessione alla rete distributrice e l'attivazione di un contatore. Si tratta di un procedimento più complesso rispetto a voltura o subentro, in quanto potrebbero essere richiesti interventi più o meno complessi.
Certamente questi elementi possono cambiare secondo più condizioni, però raramente raggiungono la semplicità di operazioni come la voltura acqua, luce e gas. Nello specifico il preventivo di un allaccio può cambiare secondo la:
- quota distanza, che si basa sul calcolo in linea retta della distanza tra il punto di allaccio e la cabina di trasformazione più vicina
- quota potenza, che è composta dalla potenza disponibile richiesta dal cliente (nel calcolo è da considera un 10% in più rispetto a quello del contratto)
- quota fissa per i costi amministrativi e di gestione
Quanto costa fare una voltura?
Il costo della voltura Plenitude o della voltura Acea può cambiare notevolmente.
Soprattutto all'interno del Mercato Libero sono i fornitori, quindi le aziende che vengono luce e gas, a decidere e definire i costi. Non solo della fornitura, bensì anche di operazioni come il subentro e l'allacciamento. Per questa ragione fornire un preventivo dettagliato può non essere facile.
Per avere informazioni più dettagliate e su misura delle tue necessità può essere una buona idea contattare il fornitore energetico, ad esempio attraverso il numero verde o la chat bot del sito ufficiale (quando presente).
Generalmente il costo per fornitori come Area, Plenitude, Iren e Enel, che lavorano nel Mercato Libero, può essere definita dalla singola azienda. In ogni caso le voci di prezzo sono divise in questo modo:
- Un contributo amministrativo uguale per tutti i venditori, che è di 25,51 euro ed è destinato all'azienda distributrice locale.
- Il costo dell'intervento del fornitore, definito in piena autonomia da quest'ultimo e che è espresso solitamente con la voce + IVA accanto. L'importo è definito nel contratto sottoscritto dal cliente.
- L'imposta di bollo di 16 euro, che è prevista dalla legge e che il fornitore può chiedere di versare al cliente finale. In alcune promozioni questa imposta non viene richiesta direttamente all'utente, ma viene versata dal fornitore energetico.
Un discorso differente riguarda la voltura del Mercato Tutelato. Infatti in questo regime è l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, o ARERA, a determinare i costi. Anche in questo caso il prezziario definito dall'autorità riguarda operazioni come il subentro o la voltura, ma anche le condizioni contrattuali e le tariffe energetiche. È il caso ad esempio della voltura Servizio Elettrico Nazionale, azienda del gruppo Enel che opera nel Mercato Tutelato. Perciò, semplificandoli, i costi della richiesta voltura luce e gas in questo caso si suddividono così:
- Un contributo fisso di 25,51 euro + IVA, in comune con il procedimento del Mercato Libero (infatti è la quota destinata al distributore locale).
- Un secondo contributo fisso di 23 euro + IVA per il fornitore energetico e che non può modificare, quindi non ha potere di aumentare o diminuire il prezzo.
- L'imposta di bollo di 16 euro, sempre presente nel contratto e nella tariffa, in quanto prevista dalla normativa fiscale del settore energetico, nonché all'interno del documento firmato dal cliente.
Il tipo di IVA da applicare ai primi due importi è del 22% e il costo finale dell'intero procedimento nel Mercato Tutelato è solitamente di 77 euro. Oltre a questi costi, indispensabili per concludere correttamente il procedimento di voltura, nel Mercato Tutelato potrebbero essere richieste altre somme.
Ad esempio se desideri optare per il tradizionale bollettino postale invece della domiciliazione bancario o del pagamento online, il fornitore ha il diritto di chiedere un deposito cauzionale. Questo importo può essere definito dalla società di vendita, ma è solitamente di 11,50 euro al chilowatt per l'energia elettrica, con un massimo da poter di richiedere di 34,50 euro. Invece per la fornitura del gas questo deposito cauzionale è diviso così:
- Per consumi sotto i 500 standard metri cubi all'anno 30 euro di deposito
- In caso di consumi tra i 500 e i 1.500 standard metri cubi all'anno 90 euro di deposito
- Con le utenze per consumi tra i 1.500 e i 2.500 standard metri cubi all'anno 150 euro di deposito
- Infine per forniture con consumi tra i 2.500 e i 5.000 standard metri cubi all'anno 300 euro di deposito
In alcuni casi, nel Mercato Tutelato questo costo può cambiare. Ad esempio se i clienti usufruiscono del bonus sociale, previsto dallo Stato per aiutare le famiglie in difficoltà fisiche o economiche, questi costi possono essere ridotti. Se hai accesso al bonus sociale il deposito da pagare sarà:
- Con consumi fino a 500 standard metri cubi all'anno 25 euro di deposito gas
- Per consumi da 500 a 5.00 standard metri cubi all'anno 77 euro di deposito gas
- In caso di deposito per energia elettrica è di 5,20 euro a chilowatt
La voltura può essere gratuita?
Si, ci sono alcune eccezioni in cui non è previsto il pagamento. Ad esempio per la voltura mortis causa non sono previsti costi di modifica del contratto. Perciò nel caso in cui il nuovo utente sia il parente del precedente intestatario defunto e sia residente nell'immobile della fornitura, non sono previsti costi per modificare l'intestazione del contratto.
Invece, se il nuovo intestatario è parente del defunto ma non è residente nell'abitazione dovrà seguire il procedimento di voltura tradizionale, inclusivo dei costi sopra descritti.
Un altro tipo di voltura è quella di un contatore moroso. Quindi è il caso in cui il precedente utente non abbia saldato le bollette o conti debiti con il fornitore. In questo caso il nuovo intestatario non subisce alcuna conseguenza: è il precedente inquilino ad avere un debito ed è lui che ha il dovere di saldarlo. Perciò al nuovo utente non vengono trasmessi i debiti del precedente.
Nonostante questo, i fornitori possono avere il potere decisionale di non concedere la voltura, fino a quando non venga saldato il debito. Questi sono casi eccezionali, che però potrebbero obbligarti a optare per il subentro. Quindi a interrompere la fornitura e chiudere il contatore.
Quanto tempo serve per fare una voltura?
In realtà il tempo per il cliente di conclusione dell'intero procedimento di voltura o subentro è di meno 7 giorni. Questo perchè dalla data di invio della richiesta da parte del consumatore, il fornitore ha 2 giorni per poter inoltrare la richiesta al distributore. È quest'ultimo ad occuparsi fisicamente di svolgere la voltura.
Perchè il fornitore ha bisogno di 2 giorni? In questo arco di tempo si occupa di svolgere alcune verifiche sull'utente. Inoltre, deve reperire tutte le informazioni indispensabili per il distributore per concludere la procedura. Quindi in meno di una settimana puoi ritenere conclusa la voltura a2a della tua casa!
In termini di tempi della voltura, la Delibera 135/2021/R/eel del 31 marzo ha avuto un ruolo fondamentale. Grazie a questo provvedimento vengono aggiunte numerose novità nel settore energia, ad esempio la possibilità di svolgere il cambio fornitore e la voltura contemporaneamente. Inoltre viene definito in questo documento il limite di 5 giorni al distributore per adempiere alla richiesta.
Infatti fino al 30 giugno 2021 era necessario svolgere prima la voltura con il precedente fornitore e solo in seguito era possibile richiedere il cambio. In più le tempistiche erano molto più lunghe e potevano portare anche a 45-60 giorni di attesa per l'utente finale. Queste indicazioni erano valide per tutti: sia per gli utenti domestici che per le Piccole Medie Imprese.
Invece dal 1 luglio 2021 le PMI hanno avuto il via libera per poter scegliere in libertà il fornitore e richiedere la voltura o il subentro in contemporanea con il cambio fornitore. Anche per loro le tempistiche vengono ridotte a 5 giorni. Da settembre 2021 questo cambiamento si applica a tutti gli utenti, anche quelli domestici. Quindi ecco sintetizzate le principali tappe di questo cambiamenti:
- 30 giugno 2021 gli utenti domestici e le PMI hanno tempistiche di 45-60 giorni per la voltura
- 1 luglio 2021 le PMI hanno tempi abbreviati a 5 giorni e possono chiedere cambio e voltura insieme
- settembre 2021 anche i clienti domestici possono godere di entrambi i nuovi vantaggi
Qual è la procedura della voltura?
Per chiedere che venga effettuata la voltura è necessario un procedimento molto semplice, che prevede l'inoltro di documentazioni specifiche. Innanzitutto è imperativo conoscere il fornitore del precedente intestatario del contratto o, ancora meglio, avere un contatto diretto con il precedente inquilino. Infatti tra le informazioni che possono essere richieste dall'azienda ci sono alcuni dati dell'intestatario del contratto passato.
Procedimennto a carico dell'intestatario
L'interno procedimento a carico del nuovo intestatario. Perciò è lui che deve reperire le informazioni sui costi, sui documenti e sui moduli e, soprattutto, presentare la domanda al fornitore.
Con la voltura si richiede semplicemente un cambio dell'intestatario del contratto. Questo cosa significa? Che le condizioni contrattuali, il prezzo della componente energetica e gli extra previsti sono gli stessi e non possono essere modificati. O meglio, con la voltura si accettano le medesime condizioni del precedente intestatario e solo in seguito si può scegliere di modificare la tariffa a seconda delle proposte del fornitore luce e gas.
Infatti, diversi utenti optano per richiedere la voltura in modo da rendere più leggero e semplice il passaggio da un inquilino all'altro, però in seguito si informano sulle promo più convenienti. Infatti non è detto che il precedente intestatario abbia le condizioni contrattuali migliori del mercato.
Dopo aver concluso la voltura puoi procedere a confrontare le tariffe ed eventualmente cambiare la promozione dello stesso fornitore o optare per una nuova azienda.
Inoltre, un altro vantaggio della voltura è che permette di evitare l'interruzione della fornitura. Ricorda infatti che in caso di contatore disattivato o fornitura non attiva il procedimento più corretto è il subentro.
Quali sono i documenti necessari per fare la voltura?
Il nuovo intestatario deve contattare il fornitore energetico del precedente inquilino. Dopo aver reperito la modalità di contatto (che può essere tramite il numero verde, un indirizzo email o il sito ufficiale) può procedere a presentare la richiesta.
La procedura può essere diversa secondo il fornitore, però solitamente prevede la presentazione di una domanda scritta tramite un modulo pre-impostato o un'email. All'interno di questi moduli e documenti possono essere richiesti diversi dati, indispensabili affinché la domanda venga presentata correttamente.
Tra le informazioni per la voltura luce e gas ci sono:
- I dati personali del nuovo intestatario (come codice fiscale, copia carta d'identità, numero di telefono, indirizzo email, di residenza)
- Alcune informazioni sul precedente intestatario (come nome, cognome e copia di un documento d'identità)
- Il codice PDR in caso di voltura gas o il codice POD in caso di voltura luce
- L'indirizzo della fornitura soggetta alla voltura
- I dati catastali dell'immobile e un documento che attesti la locazione o la proprietà
- In caso di voltura luce la potenza massima impegnata in kWh
Infine, se desideri come metodo di pagamento l'addebito diretto su conto potrebbe esserti richiesto il codice IBAN, quindi le coordinate del conto corrente bancario. Questa alternativa è molto valida, in quanto ti permette di prevedere le scadenze e di pagare sempre con puntualità. In questo modo prima del termine di pagamento, l'azienda è autorizzata a prelevare direttamente dal tuo conto postale o bancario la somma prevista nella bolletta, senza costi aggiuntivi.
Questa opzione, insieme alla fatturazione digitale, è una soluzione smart che ti permette di vivere con maggiore tranquillità il pagamento delle fatture luce e gas. Oggi il fornitori energetici, soprattutto nel Mercato Libero, propongono molti di questi extra inclusi nel prezzo. Perciò prima di sottoscrivere un contratto, analizza queste condizioni al suo interno.
Aggiornato su 20 Gen, 2023
Matteo Bono
SEO Manager
Laureato in Economia Aziendale e Management presso l' "Università Commerciale Luigi Bocconi", ho conseguito un master in Marketing Management and Sales alla EAE Business School a Barcellona. Attualmente lavora nel Team SEO di Papernest e scrive articoli per Energia Luce.
Laureato in Economia Aziendale e Management presso l' "Università Commerciale Luigi Bocconi", ho conseguito un master in Marketing Management and Sales alla EAE Business School a Barcellona. Attualmente lavora nel Team SEO di Papernest e scrive articoli per Energia Luce.
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