L’Oceano Indiano, nonostante sia il meno esteso, è un luogo in cui è possibile trovare numerose meraviglie naturali. Non a caso, le sue isole sono tra le principali destinazioni di migliaia di turisti ogni anno.
Però, nascosto nell’Oceano Indiano esiste anche un luogo tanto misterioso quanto affascinante: la fossa di Giava.
L’isola di Giava
La fossa di Giava non è sicuramente tra le prime mete che vengono in mente quando si parla di Oceano Indiano. Non solo perché si trova sott’acqua, ma perché l’attenzione è sempre rivolta soprattutto alle bellissime isole dell'Oceano Indiano di Madagascar, Mauritius e Maldive.
Ma anche le isole e gli arcipelaghi più piccoli, come le Grandi Isole della Sonda, meritano di essere scoperte! Tra queste, in particolare, parliamo dell’isola di Giava – la più piccola del gruppo. Giava è il cuore dell’Indonesia e raccoglie circa il 60% della popolazione totale dello Stato indonesiano.
Nonostante la sua posizione remota e le sue dimensioni ridotte, Giava attira numerosi turisti che desiderano scoprire le bellezze dell’isola – naturali e non solo. Difatti, se da un lato Giacarta accoglie antiche costruzioni e monumenti, come il famoso Borobudur oggi patrimonio dell’Unesco, dall’altro il territorio è ricco di bellezze naturali da ammirare.
Essendo l’isola costellata di alture, vulcani e montagne, la fauna e la vegetazione presenti sono estremamente varie. Per esempio, in alcune parti di Giava è possibile visitare villaggi immersi nel verde della foresta tropicale mentre in altre si può far viaggiare lo sguardo sul panorama della savana.
Spostandoci sul mare, in aggiunta alle meravigliose spiagge, troviamo anche la fossa di Giava, situata lungo il bordo occidentale e meridionale dell’arcipelago.
La fossa di Giava: cos’è?
La fossa di Giava è una fossa oceanica che si estende per 3.200 Km lungo l’arcipelago indonesiano delle Grandi Isole della Sonda.
Ma cosa si intende per fossa oceanica? La fossa di Giava non è altro che una profonda depressione del fondo oceanico, causata dall’interazione di due placche. Nello specifico, questa è sorta dopo la subduzione della placca della Sonda con quella indo-australiana.
La fossa oceanica che affianca l’arcipelago è molto profonda, arrivando fino a 7.725 metri – ovvero il punto più profondo dell’Oceano Indiano.
Le prime esplorazioni nei pressi della fossa di Giava sono avvenute verso la fine degli anni ’50, quando diversi geologi vollero misurare la sua profondità. Da ulteriori studi è emerso poi che la fossa, nei pressi dell’isola di Sumatra, è divisa da una cresta sottomarina che crea appunto due depressioni parallele.
Vulcani e tsunami
Purtroppo, per la sua morfologia, la fossa oceanica di Giava fa parte della cintura di fuoco: una zona caratterizzata da frequenti terremoti ed eruzioni vulcaniche. Basti pensare che la formazione della fossa di Giava ha portato alla nascita di numerosi vulcani tra cui quello di Krakatoa (conosciuto per la sua violenta eruzione nel 1883).
Inoltre, successivamente al terremoto del 2004, le autorità indonesiane hanno optato per un sistema di allarme tsunami lungo la costa, proprio per evitare catastrofi naturali.
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